Il momento della preparazione della tesi di laurea è arrivato, devi solo scegliere tra tesi compilativa e sperimentale.
Non sai di cosa si tratta e quali sono le differenze tra le due? Continua a leggere, scoprirai le differenze e cos’è una tesi compilativa. (Per quanto riguarda la tesi sperimentale ti rimandiamo invece a questo articolo: Come scrivere una tesi sperimentale).
A meno di clamorose eccezioni si possono suddividere le tesi in due differenti categorie. Le tesi di laurea ricadono infatti solitamente in due diverse tipologie:
Nel caso di una tesi sperimentale, come si evince dal nome, scopo del documento è la dimostrazione di un argomento. Quando si sceglie invece la via della tesi compilativa, l’obiettivo è la spiegazione esauriente di teorie e concetti.
Potremmo quindi definirne una più pratica e l’altra più teorica. Differenze importanti, ma che da sole non incidono sulla bontà della tesi stessa.
Non c’è né una migliore dell’altra a prescindere. La valutazione della tesi più adatta per te dipende da molti fattori:
In questo post concentreremo quindi la nostra attenzione sul primo modello, quello della tesi compilativa.
Detto che la scelta tra i due modelli è molto personale, la tesi compilativa è particolarmente adatta in alcuni contesti. Questa tesi non è infatti legata ad alcun tipo di esperimento ma “solo” ad un lavoro di tipo curriculare. Lo sforzo in questa tesi consiste infatti in un ampio lavoro di ricerca bibliografica. Ma non solo, c’è anche l’individuazione di una teoria che verrà confermata o smentita. Ciò rende questa tesi perfetta per tutte le materie umanistiche, per esempio in sociologia, lingue e letterature straniere, scienze della comunicazione, scienze politiche, ecc.
A volte, in maniera semplificativa, si ritiene che la tesi compilativa sia più semplice e meno premiante rispetto alla sperimentale. Ciò è solo un approssimazione, ed una “leggenda”. Perché una tesi compilativa ben eseguita prevede un impegno similare a quello della tesi sperimentale.
Non si tratta di un “copia-incolla” di citazioni, ma di un complesso lavoro di analisi ed interpretazione che apporti valore.
Le materie umanistiche, ma anche quelle di tipo infermieristico sono casi perfetti per questa tesi. Si tratta infatti solitamente di argomenti difficilmente dimostrabili, ma su cui c’è tantissima teoria da elaborare. La difficoltà maggiori di questa tipologia di tesi diventano quindi:
La creazione di una tesi compilativa prevede un percorso normalmente suddiviso in sei fasi. Dalla scelta del tema alla stesura definitiva della tesi, in un processo che dura fino a qualche mese. Eccoli:
Il primo punto, vero e proprio cruciale per la bontà finale della tesi è quello di sceglierne il tema. Dovremo scegliere un tema in cui siamo competenti e di cui abbiamo conoscenze pregresse. Molto importante anche che il tema sia per noi appassionante. Dovremo infatti dedicare molto tempo allo stesso e non c’è cosa peggiore di lavorare su qualcosa che non piace.
La tesi compilativa non è solo una raccolta di citazioni o rimandi a testi esistenti. Il suo scopo principale è infatti quello di dimostrare un assunto o una conclusione. La tesi deve avere una domanda di fondo, da cui far emergere il nostro lavoro di indagine e ragionamento. Il tuo secondo obiettivo deve quindi essere quello di definire questa domanda.
Prendetevi un pò di tempo per trovare tutto il materiale pertinente alla vostra ricerca. Ricerche mirate, online e offline permetteranno di trovare molto materiale. Informazioni che dovranno poi essere selezionate e filtrate per mantenere solo ciò che è pertinente.
Per la ricerca affidatevi ai consigli del relatore, ma non solo. Approfondite il tema e le sue sfumature su Amazon, Google e nelle biblioteche locali. Ecco i top siti web per la ricerca bibliografica. Il trucco in questo caso è quello di stabilire delle parole chiave di ricerca. Si parte solitamente da quella oggetto della tesi, per poi allargare il campo a quelle correlate. L’obiettivo è quello di avere un bel pò di materiale da scremare.
Una tesi non è solo un lavoro di ricerca e copiatura, ma anche un attività di attribuzione. L’obiettivo è quello di trovare le fonti ed indicarle chiaramente. In questo ambito puoi avvalerti delle funzioni avanzate dei motori di ricerca.
Ora che hai tanto materiale a disposizione, è arrivato il momento di organizzarlo. Puoi sfruttare il momento di creazione dell’indice per organizzarlo. La sezione Indice è infatti un passo indispensabile della tua tesi. In esso, dovresti indicare, come delle pietre miliari i vari passaggi della stessa. In questa fase, l’organizzazione del materiale dovrebbe far emergere ancora più chiaramente l’ipotesi interpretativa.
L’ipotesi è il momento della tesi in cui dovrai poi mettere del tuo. In questa sezione infatti terminerà il lavoro di ricerca ed illustrazione ed inizierà quello di elaborazione. Largo quindi alla creazione di una propria teoria o assunto in base a quanto portato e citato. É qui che la tesi compilativa assume valore. Saltando o minimizzando questa fase, daremo infatti ragione a chi ritiene la tesi compilativa una versione inferiore alla sperimentale.
É arrivato il tempo di scrivere. Scrivere tanto e scrivere bene, al fine di illustrare tutto ciò che è stato trovato. Dovremo poi scrivere la nostra ipotesi, i dati a favore della stessa e la nostra elaborazione. Il tutto poi dovrà essere portato ad una conclusione in cui illustrerai i risultati.
In questa fase dovrai indicare se la tua ipotesi ha trovato un raffronto nei dati e nelle informazioni trovate. Che lo abbia fatto oppure no, dovrai comunque raggiungere delle conclusioni dettagliate e sensate. Ecco come scrivere le conclusioni della tesi.
Nonostante spesso questa tipologia di tesi venga liquidata come “facile”, farla bene implica un discreto sforzo di elaborazione e ricerca. Certo, molta della ricerca sarà teorica e non sperimentale. Ma se ricerca è ben effettuata, dalla stessa potrà apparire in maniera evidente competenza e capacità di elaborazione. Una tesi compilativa ben realizzata può diventare davvero la ciliegina sulla torta di un percorso di laurea di valore.
Seguici su Facebook!