Scrivere è bello ma non sempre è facile. Quanto tempo spendiamo sui social media a “postare” una frase a effetto per fare colpo sui nostri follower? Quanto tempo dedichiamo alla ricerca di frasi perfette o aforismi roboanti? Che bello scrivere ma com’è difficile usare le parole giuste! Figuriamoci se si tratta di scrivere un saggio, il lavoro diventa ancora più arduo. Ci sono delle regole ben precise da rispettare e non è sempre semplice ricordarle tutte.
Analizziamoli da vicino…
Partiamo dal saggio di verifica, utile per la valutazione e l’argomentazione dell’idea della tua tesi.
Solitamente si tratta di saggi composti da almeno cinque paragrafi così suddivisi:
Ogni paragrafo del corpo del testo dovrebbe includere prove a sostegno delle affermazioni. Se condividi troppe idee per paragrafo, puoi confondere ciò che hai da dire.
Niente di difficile come puoi notare. Si tratta di una tipologia assai comune e usata nelle scuole perché stimola gli studenti a pensare in modo ponderato e valutare tutti gli aspetti del saggio con il confronto.
Nessuna difficoltà nella suddivisione. Prova a seguire questo schema:
Semplice vero?
Passiamo ora ad analizzare il saggio descrittivo, quello maggiormente utilizzato e preferito da chi vuole dare un tocco di personalità al suo elaborato finale. Rispetto al saggio di verifica, infatti, il descrittivo invita alla scrittura creativa perché non ha regole fisse anche se, è bene saperlo, ci sono alcune linee guida da considerare per rendere l’elaborato ordinato ed efficace.
Come queste…
Andiamo avanti…
Il saggio narrativo
Ora analizziamo insieme come scrivere un saggio narrativo. Come avrai intuito si tratta del racconto di una storia quindi, questa tipologia è adatta soprattutto a determinate tesi, magari quelle monografiche solitamente trattate negli studi umanistici o giuridici. Distinguiamo due tipi, racconti e resoconti di libri. Se segui il nostro consiglio quando scrivi saggi narrativi, non dovrebbero esserci problemi. Se stai scrivendo il tuo rapporto sotto forma di una storia, è importante che tutti i dettagli rilevanti, come i personaggi, il luogo o la storia stessa, abbiano un posto. Se stai scrivendo di un libro in particolare, cerca di essere informativo e non raccontare di nuovo la storia. Scegli un aspetto e rimani con esso, così la tua scrittura sarà più logica.
Il saggio di raggionamento
Ci siamo quasi, analizziamo ora l’ultima tipologia: il saggio di ragionamento. Per farlo bene occorre impostare il lavoro su tre aspetti cardine:
Infine, valutiamo un ultimo aspetto.
Le tipologie variano in base al percorso di studi e, soprattutto, all’ambito professionale:
Per un saggio breve in ambito tecnico-scientifico:
Argomenta la tesi partendo da testi e fonti che trattano questioni scientifiche, scoperte di settore, tecnologia, tecnica. Questo tipo di elaborato ha come finalità lo spiegare o risolvere l’argomento. Evita affermazioni se non veritiere e attieniti a nozioni tecniche ma, come sempre, originali ed approfondite.
Per un saggio breve in ambito storico-politico:
Sviluppa la tesi analizzando eventi storici o questioni politiche. Fai sempre distinzione tra le fonti contemporanee all’evento di cui si parla e le varie interpretazioni dell’evento stesso.
Per un saggio breve in ambito artistico-letterario:
L’ideale per monografie di artisti o letterati. Non limitarsi ad argomentazioni troppo scientifiche e tecniche, valuta sempre la libertà d’espressione, i confronti ed il punto di vista dello scrittore.
Per un saggio breve in ambito socio-economico:
L’apparente semplicità del tema, spesso molto legato all’attualità, non deve però trarre in inganno: il punto di vista da adottare va scelto con cura e l’approccio dovrà essere sempre fresco e personale.
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