COME SCRIVERE UN SAGGIO | I QUATTRO TIPI PRINCIPALI - IQfactory

COME SCRIVERE UN SAGGIO | I QUATTRO TIPI PRINCIPALI

Scrivere è bello ma non sempre è facile. Quanto tempo spendiamo sui social media a “postare” una frase a effetto per fare colpo sui nostri follower? Quanto tempo dedichiamo alla ricerca di frasi perfette o aforismi roboanti? Che bello scrivere ma com’è difficile usare le parole giuste! Figuriamoci se si tratta di scrivere un saggio, il lavoro diventa ancora più arduo. Ci sono delle regole ben precise da rispettare e non è sempre semplice ricordarle tutte.

Per la tua tesi di laurea esistono diverse tipologie per scrivere un saggio: le modalità più diffuse ed efficaci sono quattro:

 

  • Saggio di verifica
  • Saggio descrittivo
  • Saggio narrativo
  • Saggio di ragionamento

Analizziamoli da vicino…

 

Il saggio di verifica

 

Partiamo dal saggio di verifica, utile per la valutazione e l’argomentazione dell’idea della tua tesi

Solitamente si tratta di saggi composti da almeno cinque paragrafi così suddivisi:

  • Primo paragrafo dedicato all’introduzione del saggio
  • Dal secondo al quarto il processo ed al focus della tesi
  • Il quinto ed ultimo paragrafo è dedicato alle conclusioni

Ogni paragrafo del corpo del testo dovrebbe includere prove a sostegno delle affermazioni. Se condividi troppe idee per paragrafo, puoi confondere ciò che hai da dire. 

Niente di difficile come puoi notare. Si tratta di una tipologia assai comune e usata nelle scuole perché stimola gli studenti a pensare in modo ponderato e valutare tutti gli aspetti del saggio con il confronto. 

Nessuna difficoltà nella suddivisione. Prova a seguire questo schema:

  • I saggi hanno un inizio, una parte centrale ed una fine 
  • Quindi: inizio (1 paragrafo), parte centrale o focus (2,3,4 paragrafo), conclusione (5 paragrafo)
  • E’ fondamentale focalizzarsi sullo scopo della tua tesi di laurea nell’introduzione, ampliarlo nella discussione e riassumerlo nella parte finale del testo

Semplice vero?

 

Il saggio descrittivo

Passiamo ora ad analizzare il saggio descrittivo, quello maggiormente utilizzato e preferito da chi vuole dare un tocco di personalità al suo elaborato finale. Rispetto al saggio di verifica, infatti, il descrittivo invita alla scrittura creativa perché non ha regole fisse anche se, è bene saperlo, ci sono alcune linee guida da considerare per rendere l’elaborato ordinato ed efficace.

Come queste…

  • Se hai in testa lo spunto del tuo argomento inizia ad annotare tutto partendo dalle caratteristiche, dagli attributi e dai singoli dettagli. 
  • Non perdere mai d’occhio il focus della tua tesi di laurea
  • Destina spazio e considerazioni per la parte finale
  • Raccogli frasi e parole che facilitino la descrizione
  • Non essere avaro di particolari, usa i dettagli, approfondisci
  • Tieni sempre la linea di quello che produci, mantieni organizzato il tuo saggio
  • Non dimenticarti che stai elaborando la tua tesi di laurea, dunque, non perdere di vista l’elemento più importante, quello che deve contraddistinguere il tutto: la professionalità

Andiamo avanti…

 

Il saggio narrativo

Ora analizziamo insieme come scrivere un saggio narrativo. Come avrai intuito si tratta del racconto di una storia quindi, questa tipologia è adatta soprattutto a determinate tesi, magari quelle monografiche solitamente trattate negli studi umanistici o giuridici. Distinguiamo due tipi, racconti e resoconti di libri. Se segui il nostro consiglio quando scrivi saggi narrativi, non dovrebbero esserci problemi. Se stai scrivendo il tuo rapporto sotto forma di una storia, è importante che tutti i dettagli rilevanti, come i personaggi, il luogo o la storia stessa, abbiano un posto. Se stai scrivendo di un libro in particolare, cerca di essere informativo e non raccontare di nuovo la storia. Scegli un aspetto e rimani con esso, così la tua scrittura sarà più logica.

 

Il saggio di raggionamento

Ci siamo quasi, analizziamo ora l’ultima tipologia: il saggio di ragionamento. Per farlo bene occorre impostare il lavoro su tre aspetti cardine:

  • Raccogli e giustifica l’argomento, gli argomenti e valuti le prove. 
  • Lo stile e la forma del saggio argomentativo è simile al saggio di giustificazione Il saggio argomentativo deve includere anche un’opinione, aspetti della prova e, naturalmente, l’argomento.
  • La struttura a cinque punti è anche un’ottima scelta qui se vuoi esserne sicuro

Infine, valutiamo un ultimo aspetto.

Le tipologie variano in base al percorso di studi e, soprattutto, all’ambito professionale:

Per un saggio breve in ambito tecnico-scientifico:

Argomenta la tesi partendo da testi e fonti che trattano questioni scientifiche, scoperte di settore, tecnologia, tecnica. Questo tipo di elaborato ha come finalità lo spiegare o risolvere l’argomento. Evita affermazioni se non veritiere e attieniti a nozioni tecniche ma, come sempre, originali ed approfondite.

Per un saggio breve in ambito storico-politico:

Sviluppa la tesi analizzando eventi storici o questioni politiche. Fai sempre distinzione tra le fonti contemporanee all’evento di cui si parla e le varie interpretazioni dell’evento stesso.

Per un saggio breve in ambito artistico-letterario:

L’ideale per monografie di artisti o letterati. Non limitarsi ad argomentazioni troppo scientifiche e tecniche, valuta sempre la libertà d’espressione, i confronti ed il punto di vista dello scrittore. 

Per un saggio breve in ambito socio-economico:

L’apparente semplicità del tema, spesso molto legato all’attualità, non deve però trarre in inganno: il punto di vista da adottare va scelto con cura e l’approccio dovrà essere sempre fresco e personale.

 

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