Costruzione e Struttura della tesi - IQfactory

Costruzione e Struttura della tesi

Esami finiti! Ci siamo quasi! Finalmente sei arrivato alla fine del tuo percorso di studi universitari, manca soltanto la ciliegina sulla torta: una tesi impeccabile!

Come spesso accade, però, il tempo a disposizione è sempre poco e sei a caccia di un buon consiglio per impostare la tua tesi di laurea. Niente paura, abbiamo scritto questo articolo proprio per te! Segui i nostri “step” e, non solo riuscirai a scrivere la tua tesi in tempo, ma sarà anche ordinata, perfetta ed invidiabile. In bocca al lupo!

 

Come prima cosa ti consigliamo di seguire la struttura perfetta per la tua tesi di laurea: 

  • Frontespizio / Copertina
  • Indice
  • Introduzione
  • Corpo Tesi
  • Note a piè di Pagina
  • Conclusioni
  • Bibliografia & Sitografia
  • Appendici

FRONTESPIZIO (O COPERTINA)

 

Il frontespizio non è altro che la copertina della tua tesi di laurea. 

  • Se vuoi un consiglio lascia poco spazio all’estro ed alla creatività e crea una copertina chiara, leggibile ed ordinata

 

 

Inserisci:

  • Il logo della tua università
  • il nome, per esteso, dell’ateneo
  • Poche ma essenziali regole per questo step: 
  • scrivi allineato al centro in maiuscolo, grassetto ed usa una dimensione leggibile senza mai superare la dimensione 18-20. 
  • Passa al “Corso di Laurea in…” (stati attento alle maiuscole e non aggiungere mai il punto al termine!): anche qui segui la stessa logica del nome dell’ateneo: allineato al centro in maiuscolo, usa il grassetto ed una dimensione più piccola della precedente (es. se usi la 18 per il nome dell’università, adopera la 17 per il corso di laurea). 

Fatto? Proseguiamo dai! 

Ora scrivi il tuo nome e cognome sempre allineato al centro, grassetto, dimensione uguale al “Corso di Laurea in..” ma attenzione! Da maiuscolo passa a minuscolo, non ti dimenticare

Ora è il momento del titolo della tesi e visto che è la parte che più attira di qualsiasi copertina di laurea, fai attenzione e fidati di questo consiglio: 

Scrivilo allineato al centro, rigorosamente in minuscolo, usa il grassetto, il corsivo ed affidati ad una bella dimensione: 20! 

Adesso scrivi, in maiuscolo, grassetto, con dimensione 18, “TESI DI LAUREA”. Per farlo correttamente dai respiro alla tua copertina e vai giù, nella parte bassa della pagina. 

Bene, ci siamo quasi! 

Ora tocca dare il giusto risalto al tuo relatore e qui è vietato sbagliare! 

Scrivi così: 

  • “Relatore”

poi vai a capo, e aggiungi: 

  • “Chiar.mo Nome Cognome (del tuo Prof.)” allineato a destra, usa il minuscolo ed il grassetto con dimensione 17. 
  • Aggiungi, infine:
  • L’anno accademico sempre allineato al centro, in maiuscolo, usa il grassetto ed una dimensione 17

Il tuo frontespizio è pronto in pochi minuti! 

INDICE 

 

Lo odierai, lo so, perché l’indice sarà l’ultima cosa che terminerai nella tua tesi di laurea! Ti conviene armarti di tanta pazienza ed essere ordinato fin da subito. 

Come prima cosa scrivi:

  • “Indice” (grassetto, corsivo, dimensione 17)
  • lascia due spazi e prosegui con lo scrivere;
  • “Introduzione” (grassetto, corsivo, dimensione 12)

Ancora due spazi e inserisci “Capitolo” ed  “Paragrafi” 

 

Prosegui, seguendo questo criterio, per tutti i capitoli usando parametri e dimensioni dell’Introduzione. Lascia sempre uno spazio tra un capitolo e l’altro e, alla fine, scrivi 

  • “Conclusioni” 

lasciando due spazi dall’ultimo capitolo. 

Proprio come abbiamo fatto per l’Introduzione, anche per “Conclusioni” e “Bibliografia e Sitografia” si può utilizzare il corsivo, mantenendo sempre la dimensione 12. 

Ed anche questa è fatta! 

 

INTRODUZIONE

 

L’introduzione è sicuramente il documento della tua tesi di laurea, più letto in assoluto. 

Il mio consiglio è di abbozzarla inizialmente e rivederla con l’avanzamento dei capitoli. Ti capiterà sicuramente di aggiornarla. 

Detto questo, fai un bel respiro e niente panico: potresti scrivere la tua introduzione focalizzando l’argomento della tua tesi di laurea (tiene sempre d’occhio il titolo della tesi!) e facendo venire “l’acquolina in bocca” al lettore ripercorrendo in maniera sintetica quello che hai trattato nei tuoi capitoli, dal primo all’ultimo, senza tralasciare le conclusioni. Solitamente non ci sono lunghezze preimpostate o standard, anche se generalmente l’introduzione non supera le 3 o 4 pagine. Ricorda sempre che quello che evidenzi nell’introduzione sarà la parte forte della tua tesi di laurea. 

Un esempio potrebbe essere questo:

  • “Negli ultimi anni si è riacceso il dibattito sulla storia italiana del Novecento …. Nel contesto europeo sono state rivalutate le figure storiche di …. Oggetto di dibattito, inoltre, è stato il modello economico e sociale dell’epoca … Focalizzando questi temi, la questa tesi di laura si pone come obiettivo quello di trattare…”.

CORPO DELLA TESI 

 

Questo è un aspetto fondamentale della tua tesi di laurea: per corpo della tesi si intende tutto il materiale prodotto all’interno della stessa: capitoli, paragrafi etc. 

Perché è così importante? 

Perché detta la linea da seguire e ti aiuterà a fare ordine e non perdere mai il controllo.

  • Ti consiglio mantenerti dai 3 ai 5 capitoli. Il primo ti servirà per accompagnare il lettore nel verso il cuore del tuo lavoro: sarà simile a varcare la porta di casa e far accomodare i tuoi ospiti! 
  • Tratta le classificazioni e tutte le definizioni della tua tesi di laurea (Es. Il contesto storico del primo Novecento in Italia, come gli italiani vivevano ad inizio secolo etc.) per poi concentrarti sul focus. 

Adesso affonda il colpo e porta il lettore al secondo capitolo della tua tesi dove entrerai nel cuore dell’argomento da te scelto (Es. Gli eventi che cambiarono l’Italia in quel periodo). Se hai tanto materiale ti conviene aprire un terzo capitolo così da essere più ordinato: in caso contrario chiudi il “cuore” della tua tesi di laurea concentrandoti sugli effetti e le conseguenze. 

 

NOTE A PIE’ PAGINA 

 

Ci siamo quasi! Ora ci soffermeremo sulle note a piè pagina. Possiamo tranquillamente sostenere che la nota può servire a:

  • Spiegare dettagliatamente un concetto che hai accennato nel testo
  • Spiegare il significato oppure la traduzione di un termine o di un’espressione
  • Rimandare ad approfondimenti del testo della tua tesi di laurea
  • Dare delle informazioni preliminari per il lettore

Ricordati che le informazioni contenute nelle note non sono prioritarie ma servono a dare spiegazioni aggiuntive. 

Come si scrivono?

Se le note hanno riferimenti bibliografici, segui questo schema:

  • Nome dell’autore (va bene anche solo l’iniziale del nome)
  • Cognome dell’autore (stavolta per esteso)
  • Titolo e sottotitolo dell’opera scritti in corsivo
  • Città, editore e anno di pubblicazione
  • Eventuali pagine di riferimento di quella edizione

Verrà così: M. Rossi, La Guerra Fredda. Da Yalta al muro di Berlino, Roma, Mondadori, 2008

CONCLUSIONI 

 

Le conclusioni sono il ricamo perfetto della tua tesi. Il lettore si è impegnato e, con attenzione, ha letto pagine di studi, ricerche e analisi ed è arrivato alle conclusioni: l’obiettivo principale è riprendere quello che, in un certo senso, è stato l’obiettivo iniziale della tua tesi di laurea. 

Capito? 

Proprio così! La conclusione della tua tesi va calibrata in base a quanto è stato affermato e riportato all’introduzione. Insomma, introduzione e conclusione sono come fratelli, si somigliano ma hanno una differenza abissale: nell’introduzione hai preso per mano il lettore e lo hai condotto verso il primo capitolo; nella conclusione devi svelare il nocciolo del discorso, devi dire dove volevi arrivare.

 

BIBLIOGRAFIA

 

Ma che bella tesi di laurea, vero? Ti prego, non deconcentrarti e non dire gatto se non lo hai nel sacco!

Adesso tocca alla bibliografia. Ecco qualche regola:

  • La bibliografia non sarà mai in ordine alfabetico
  • Non sarà necessario riportare le fonti così come hai fatto con le note a piè pagina
  • I testi consultati da riportare in bibliografia, vanno inseriti nell’ordine progressivo in cui compaiono citati nell’elaborato. 
  • All’interno dell’elaborato inserisci, tra parentesi, il numero corrispondente alla voce bibliografica, laddove si citerà o si farà riferimento ad un testo

Così:

  1. Rossi M; La guerra fredda, cause e conflitti tra USA e URSS. Roma: Mondadori Editore –  2006: 92-95

 

APPENDICE

 

L’appendice della tua tesi di laurea è il fiocco che impacchetta il dono!

Dove inserirla? Sempre a fine testo!

 

Tutto chiaro? Ora sei pronto! In bocca al lupo Dottore!

 

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