In questo nostro articolo parliamo sul’Harvard style. Se stai leggendo questo, vuol dire che la tua tesi di laurea è quasi pronta. Ma che bello. Dopo aver lavorato al meglio i capitoli siamo alla bibliografia. Ecco qualche regola:
Così:
(1) Rossi M; La guerra fredda, cause e conflitti tra USA e URSS. Roma: Mondadori Editore – 2006: 92-95
Va bene ma non basta.
Cos’è?
Non è altro che il riferimento tra parentesi ad esempio “(Taylor 2020, p. 2)”.
Si tratta, dunque, di è uno stile di citazione in cui citazioni parziali che vengono racchiuse tra parentesi e inserite all’interno del testo subito dopo una frase.
Dunque, lo stile Harvard è spesso usato in ambiti economici. Un po’ come lo stile APA, anche l’Harvard style si basa sul sistema autore-data: i due stili si somigliano molto.
Detto ciò diamo spazio agli esempi ed a piccole differenze che è bene tenere presenti per la costruzione della tua tesi di laurea.
Ora ti serve un punto o una virgola? Corsivo o virgolette? E se ci fossero due autori? Domande familiari, vero? La fase fastidiosa della stesura della dissertazione è la redazione del testo finito, una delle fasi fondamentali del quale è la chiarificazione dei riferimenti, la compilazione della bibliografia. Certo, come tante istituzioni, ci sono tante aspettative diverse, ma fortunatamente ci sono una manciata di regole incise nella pietra in cui anche il consulente più insidioso non può essere coinvolto. Uno di questi è il riferimento tipo Harvard.
Per aiutarti a navigare tra le regole per la visualizzazione nel testo e l’elenco di riferimenti, abbiamo messo insieme alcune informazioni e pagine importanti per aiutarti a saperne di più.
Per una citazione letterale è sufficiente seguire questo procedimento: (Taylor, 2002, p.23)
Converrai che è sufficiente:
Per una citazione sostanziale fai così: Secondo quanto ha scritto Taylor (2002)
E quindi: Taylor, S. (2020). Il Covid-19 in America Latina , Mondadori, Roma.
Cognome dell’autore, iniziale del primo anno. (Anno). Titolo dell’articolo, titolo della rivista , anno, numero, numero di pagina. Dire:
Rossi, D. (2018). La Guerra Santa, L’Internazionale , Vol.1, No.3, pp.45-47.
Nel caso di un autore sconosciuto , indicare il titolo della rivista, o se è troppo lungo, indicare nel collegamento intertesto che è noto: (Management Today, 1999) o (Unknown, 1999) , oppure per una citazione non letterale con contenuto: (Management Today , 1999, p.42) o (Unknown, 1999, p.42) . Per l’elenco di riferimento alla fine del testo: Titolo della rivista (anno). Titolo articolo, anno di pubblicazione, numero di pagina.
Anche nel caso di fonti elettroniche e Internet, cercare sempre di utilizzare fonti affidabili e professionali, che siano preferibilmente contenuti recuperabili e correlati all’autore. Il suo formato è: Cognome dell’autore, iniziali. (Anno). Indirizzo – Istituto di pubblicazione – luogo di pubblicazione, accesso / contatto (URL esatto) e data di utilizzo. Cioè, Lavender, L. (1999). Gioco di ruolo . Royal University, Londra. Disponibile su: http://travel.com.travel.co.uk/training/training:index.html (leggi: 27 luglio 2003)
Tutto chiaro?
Ora hai tutte le informazioni sull’Harvard style per lavorare al meglio la tua tesi di laurea e dotarla di bibliografia e sitografia invidiabile.
Vuoi sapere come lavora IQfactory? Contattaci o chiedi un preventivo gratuito!
Seguici su Facebook!