E’ uno degli stili più usati per la gestione delle citazioni e dei riferimenti bibilografici: stiamo parlando dello stile Chicago, ottimamente utilizzato soprattutto negli studi umani e storici. Lo scopo di questo articolo è proprio quello di darti le indicazioni più importanti su come redigere una citazione e come gestirla correttamente secondo quelli che sono i riferimenti bibliografici dello stile Chicago. Per semplificarti la vita proveremo a seguire le tipologie più comuni di pubblicazione (libri, articoli, enciclopedie etc.).
Poiché quest’ultimo è praticamente identico allo stile di Harvard, presentiamo il primo tipo.
Per semplificarti la vita proveremo a seguire le tipologie più comuni di pubblicazione (libri, articoli, enciclopedie etc.).
Prima di addentrarci nell’utilizzo dello stile Chicago valutiamo insieme quali sono le regole di base per le citazioni letterarie.
Le citazioni letterali, o dirette, possono essere inserite all’interno del testo sotto forma di inserzioni “in corpo” e “fuori corpo”.
Nel caso di citazioni brevi i termini citati vengono sempre integrati nel testo e segnalati con l’utilizzo delle virgolette.
Attenzione! Non dimenticarti di usare le virgolette alternando, rigorosamente, quelle di apertura e quelle di chiusura.
Se ti troverai dinanzi a citazioni molto lunghe o a citazioni che devono in qualche modo essere oggetto d’analisi, il passaggio citato va inserito a parte rispetto al testo, senza virgolette e rigorosamente in carattere ridotto. In altri casi, invece, viene compiuta coscientemente un’operazione di rottura e di scelta. Leggiamo infatti:
un secolo possiede le parole, un altro le sceglie, un altro ne fa uso e infine un
altro, facendovi ricorso, non le possiede più.
Attenzione! Ricorda sempre che la trascrizione del testo sia rigorosamente fedele all’originale che hai citato nella tua tesi di laurea.
C’è un’altra strada da valutare: le citazioni nelle citazioni. In questo caso di adoperano le virgolette singole, esattamente così:
Questi figli della depressione “dominando un linguaggio ‘hanno cessato di aggrapparsi alle gonne di madre Inghilterra’, sono usciti dall’adolescenza e sono diventati uomini”.
Se le citazioni sono fuori corpo, allora usa le doppie virgolette:
Questi figli della depressione dominando un linguaggio “hanno cessato di aggrapparsi alle gonne di madre Inghilterra”, sono usciti dall’adolescenza e sono diventati uomini.
Se invece intendi aggiungere all’interno della citazione il testo, allora devi inserirlo tra due parentesi quadre
“Ma nonostante tutto questo [la vita] è bella. Molto bella.”
Infine le omissioni che si segnalano semplicemente utilizzando i tre puntini di sospensione
“La matematica funziona sulla carta, non sulla vita, non funziona quando capisci che i tuoi calcoli erano sbagliati, che i teoremi non portano a niente, che i risultati sono dettati dal caso e non dalle regole. La matematica non funziona, la metà di due non è uno. Nella vita la metà di due, la metà di noi due, non è niente”.
“La matematica funziona sulla carta …. non funziona quando capisci che i tuoi calcoli erano sbagliati, che i teoremi non portano a niente, …. La matematica non funziona, la metà di due non è uno. Nella vita la metà di due, la metà di noi due, non è niente”.
Bene, a questo punto abbiamo tutti i mezzi per utilizzare lo stile Chicago. Ci limiteremo ad un breve esempio per approcciare con questa modalità di scrittura.
Partiamo dalla citazione in nota dove le informazioni possono tranquillamente presentarsi sotto forma di citazioni, ovvero “parti di testo che sono state prese da un altro contesto e fedelmente riportate nella tua tesi di laurea nella forma esatta in cui in esso compaiono” [1]
Citazione in bibliografia
Lesina, Roberto. Il nuovo manuale di stile. 2. ed. Bologna: Zanichelli, 1994
Tutto chiaro?
Usare lo stile Chicago è una scelta, ora sai come farlo.
In bocca al lupo!
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