Ricerca qualitativa e quantitativa - IQfactory

Ricerca qualitativa e quantitativa

Scrivere una tesi di laurea perfetta comporta a tante valutazioni. Ogni tanto il vostro relatore vi chiede degli aggiornamenti e si confronterà con voi sulle impostazioni e su come procede la scrittura. Sicuramente vi capiterà, in corsa, anche questa domanda: “Prova a fare una ricerca quantitativa di questo argomento” oppure “Qui punta su una ricerca qualitativa” Ma cosa vorrà mai dire? Niente paura, siamo qui per questo!

Partiamo dal presupposto che ricerca qualitativa e quantitativa sono due modi complementari da associare nella tua tesi di laurea e servono per ottenere risultati approfonditi ed analitici. Perché questi due metodi producano nelle tue indagini i risultati migliori, è importante capire le differenze che li contraddistinguono. Analizziamoli insieme.

La ricerca qualitativa:

  • raccoglie informazioni su motivazioni, pensieri e atteggiamenti
  • serve ad approfondire alcuni temi 
  • arricchisce la tesi di impressioni, punti di vista, opinioni
  • va a fondo nell’argomento della tua tesi
  • non si limita a collezionare e classificare informazioni

 

La ricerca quantitativa:

  • fornisce cifre
  • mappa i punti complessivi della tesi
  • raccoglie le informazioni “nude e crude”
  • raccoglie le cifre 
  • tratta dati statistici
  • tratta dati strutturati

 

Da questa prima lettura vengono fuori informazioni chiare al riguardo. Non ti puoi sbagliare:

  • La ricerca qualitativa potrà dare alla tua tesi un tocco di “personalizzazione” e caratterizzazione della stessa
  • La ricerca quantitativa ti darà una visione generale della tua tesi di laurea 

 

Niente di difficile, insomma, basta solo distinguere i due metodi senza dimenticarti che l’uno non esclude l’altro, anzi, vanno in perfetta simbiosi!

E ora ti starai domandando: Sì, ok, tutto molto bello ma…

Come si utilizzano? E quando?

Immaginiamo, durante la tua tesi di laurea, di dover formulare un’ipotesi. In questo caso la ricerca qualitativa è perfetta perché:

  • ti darà informazioni dettagliate sull’argomento 
  • analizzerà quali sono problemi, vantaggi, opportunità e rischi 

 

Ecco come puoi impostare la tua ricerca qualitativa

  • Step 1: Indica quante fonti (interviste, testimonianze sul tema) hai acquisito e come le hai riportate sulla tesi
  • Step 2: Discuti dei risultati ottenuti e, per farlo, parti dalla lista di argomenti che hai trattato per la tua ricerca
  • Step 3: Metti in risalto gli elementi relativi ad ogni argomento che hai lavorato e spiega perché questi elementi sono importanti nella tua ricerca
  • Step 4: Spiega in sintesi perché sei arrivato a quei risultati e che qual è il loro ruolo all’interno dell’argomento 
  • Step 5: Fai un passo indietro e rivedi tutto: in questo modo ti assicuri il collegamento tra i vari argomenti (tutto deve filare e avere un senso logico!)
  • Step 6: Quello che avanza non buttarlo! Magari aggiungi un’appendice

 

Ecco un esempio: 

“La trap è un fenomeno musicale o una forma d’arte? Dei ragazzi intervistati ed invitati a rispondere a questo sondaggio, la maggioranza ha voluto precisare che la trap non è un sottogenere del rap ma un genere musicale ben preciso. Sarebbe riduttivo considerare la trap un sottogenere del rap perché sono stati considerati vari aspetti legati all’uso delle basi, alle rime, alle strofe. Un appassionato del genere ha aggiunto che “La trap ha un messaggio ben preciso che (…..) si distingue dal rap americano (…) perché ha come caratteristiche la (…..) e proprio qui va ricercata la (….) etc.etc.” Dunque la trap è un genere musicale preciso che deriva dal rap tradizionale, ha quelle basi e quell’idea sociale ma differisce dai messaggi e dal periodo storico etc.”

 

Passiamo ad analizzare il metodo di ricerca quantitativo: 

  • Step 1: Spiega come è nata l’analisi dell’argomento ed in che modo è stato affrontato 
  • Step 2: Dimostra con i numeri ed i fatti i risultati dell’analisi: usa un linguaggio semplice 
  • Step 3: Discuti dei risultati conseguiti dall’analisi
  • Step 4: Crea delle sottodomandePasso 
  • Step 5: Se lo trovi efficace, a tuo piacimento, inserisci figure (grafici, tabelle etc.) se danno un valore alla ricerca: non devi spiegarli punto dopo punto ma ti servono solo indicativamente.
  • Step 6: Come per la ricerca qualitativa, ricontrolla tutto!

Ecco un esempio pratico:

Il risultato della tabella mostra chiaramente che i dati relativi all’Osservatorio del Turismo 2018 denotano un trend crescente del turismo montano (vedi Tabella n.4) etc. Secondo i dati 2018, la destinazione “Sannio” è salita ulteriormente in termini di presenze facendo segnalare complessivamente 165.133 presenze, un trend in costante ascesa.

Ora hai un’arma in più per finalizzare una tesi di laurea impeccabile. Buon lavoro!

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